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Storia

Nell'estate del 1946 un gruppo di appassionati sportivi teserani si riunì allo scopo di costituire in Tesero un organismo sportivo autonomo, libero cioè da interferenze esterne di qualsiasi natura, capace di avviare tutti gli amanti dello sport alla pratica attuazione delle loro aspirazioni.

Si trattava in sostanza di procedere alla ristrutturazione dei quadri sportivi teserani distrutti dalla guerra e dal dissolvimento delle organizzazioni del regime fascista che già controllavano ogni attività sportiva, coltivando nei giovani la passione per lo sport e lo sviluppo di quelle doti e potenzialità che sono indispensabili per la buona riuscita in qual­siasi disciplina sportiva.

Venne costituito un primo Comitato coordinatore composto da Iellici Mario, Longo Lamberto, Zeni Andrea, Delladio Remo, Zanon Marcello, Canal don Alfredo, Canal Romano e Zeni Dario.
Sorse subito il problema della denominazione del nuovo organismo, che, si disse, avrebbe dovuto avere un riferimento alla montagna.

Ci fu chi propose Lagorai, chi Cucal, chi Latemar, nomi presto abbandonati perché generici o perché riferenti si a montagne non propriamente teserane. Restava il Cornon con i suoi Cornacci superbi e tutti nostri. Ci furono delle perples­sità, suonando il nome un po' ostico, ma fu anche notato che in senso metaforico le grosse corna possono essere simbolo di puntiglio e caparbietà; e così fu "Unione Sportiva Cornacci".

Presidente del Comitato coordinatore venne nominato Iellici Mario e va subito detto che si trattò sicuramente di una scelta indovinata: guidata e sostenuta dalla sua persona­lità dinamica, entusiasta e decisa, la neo costituita società sportiva riuscì ben presto a consolidarsi e ad affermarsi.
La prima assemblea venne tenuta il 3 dicembre 1948 e nel corso della stessa venne approvato lo Statuto.

Agli inizi l'attività venne aperta a diverse discipline sportive e cioè il calcio, la pallavo­lo, il tamburello, il tennis, il pattinaggio e il ciclismo. Poco a poco si dovette però constatare che queste discipline non riuscivano ad attec­chire veramente, a diffondersi ed a penetrare nei comportamenti della nostra gente. Per alcune di esse mancavano oltretutto impianti ed attrezzature adeguate. Il piazzale della scuola elementare si rivelò infatti, per le sue dimensioni, del tutto inadeguato per sport come il calcio e il tamburello. Il ciclismo dopo pochi anni venne abbandonato; il tennis e il pattinaggio su ghiaccio ebbero un periodo di discreto sviluppo, ma non superò la soglia del semplice divertimento.

L'attività sociale si ridusse quindi agli sport invernali e alla marcia in montagna, come era del resto naturale, sia per ragioni ambientali, sia perché più si addicono alla nostra gente. Infatti i risultati ben presto lo dimostrarono. Su queste specialità. venne concentrata pertanto ogni energia. Vecchi fondisti come Trettel Giovanni e Paluselli Tarcisio, assieme al più giovane Zeni Dario ed al giovanissimo Delladio Arrigo difesero per primi i colori della Cornacci nel fondo e nella discesa.

Era il tempo in cui la Monti Pallidi di Moena, la Cauriol di Ziano con Deflorian Federico e le Fiamme Gialle di Predazzo primeggiavano in Valle, in Regione ed anche in campo nazionale. Era pertanto duro sfondare per noi; però lentamente, con la paziente preparazione, la tenacia e la volontà i nostri giovani iniziarono ad affermarsi.

La prima vittoria di rilievo venne dalla marcia in montagna. Senza una preparazione specifica la Cornacci si presentò a Pergine nell'agosto 1949 al l° Trofeo regionale della Montagna, promosso dal Centro Sportivo Italiano. La nostra squadra composta da Zeni Dario, Zeni Giovanni, Delladio Arrigo e Delladio Luigi ottenne una splendida vittoria, battendo proprio le Fiamme Gialle che sulla neve immancabilmente ci superavano.

Nel mese di settembre la stessa squadra partecipò al Campionato Nazionale ad Aosta ottenendo una memorabile vittoria nella categoria Valligiani. Fu una gara massacrante, su un percorso di 25 Km. con oltre 2000 metri di dislivello. Nella specialità sci di fondo, dopo alcuni anni di continua ascesa, iniziarono ad arriva­re i primi risultati veramente importanti. Delladio Arrigo dopo un periodo di successi a livello zonale, nell'inverno 1951/52, ancora di 3/\ categoria, in forza delle sue ripetute affermazioni si inserì di prepotenza nella squadra italiana che partecipò dignitosamente alle Olimpiadi di OsIo.
Nel 1954 ai Campionati Mondiali di Falun in Svezia, accanto ad Arrigo Delladio tro­viamo Vigilio Mich che poi parteciperà anche ai Campionati Mondiali Militari. Quest'ultimo si era posto in luce nel 1951, quando a Dobbiaco conquistò il secondo posto nel Campionato Italiano Juniores.
In virtù delle loro affermazioni questi atleti passarono nella Scuola Alpina della Polizia e in quella della Guardia di Finanza, ove trovarono una collocazione definitiva anche sotto l'aspetto professionale.
I risultati da loro raggiunti ebbero un'importanza decisiva. Infatti, sul loro esempio, molti altri giovani si cimentarono nelle varie specialità con alterna fortuna, ma comunque attraverso l'attività agonistica praticata con serietà e passione trovarono modo di formare la loro personalità, di apprendere e maturare comportamenti che, se sono necessari allo sportivo, lo sono altrettanto all'uomo per affrontare il cammino della vita.

Intanto dalle nostre file uscirono altri elementi che si distinsero nelle diverse discipline.
Per il fondo ricordiamo, fra gli altri, Delladio Luigi, Ventura Alpino (campione italiano di biathlon), Varesco Corrado (campione italiano di biathlon ed olimpionico in questa spe­cialità a Sapporo), Varesco Mario, Zeni Attilio, Mich Tullio, Longo Rosario, Ventura Marco, Longo Emilio, Piazzi Giuseppe. Nello Sci alpino, causa la mancanza di piste adeguate, i risultati sono più lenti ad arri­vare e agli inizi sono circoscritti all'ambito valligiano e quindi gradualmente a quello pro­vinciale. Ci sembra doveroso citare coloro che furono i primi a cimentarsi e ad affermar­si: Delladio Ferruccio, Zeni Gabriele, Zeni Valeriano, Delladio Renato, Zeni Serafino, Zeni Luigi, Ventura Lionello.
Nella marcia in montagna altri atleti seguono le orme dei primi già citati. Ricordiamo Zeni Bruno, Mich Tullio, Varesco Corrado, e quindi un trio di autentici campioni a livello nazionale: Varesco Mario, Longo Emilio e Paluselli Mario.

Con l'inizio degli anni sessanta si assiste ad un notevole incremento, sia a livello loca­le, sia provinciale e nazionale, degli appassionati degli sport invernali, specialmente nel settore giovanile. Di conseguenza si registra la nascita di numerose società sportive e quindi si pone la necessità da parte della FISI di regolamentare l'attività, allargando la partecipazione a nuove categorie di atleti.
Negli anni successivi si assiste ad un progressivo abbassamento dell' età dei praticanti fino ad arrivare ad interessare, sia nello sci nordico, sia in quello alpino, i ragazzini di 8 anni. Se da un punto di vista dell'awiamento allo sport ciò appare senz'altro positivo, l'e­sasperazione dell'agonismo che ne consegue, a tutti i livelli, pone i dirigenti delle società di fronte al pericolo di uno stravolgimento delle finalità cui lo sport giovanile dovrebbe tendere in modo prioritario e cioè la formazione umana e sociale. La pratica dello sport da parte dei ragazzi deve essere attuata con serietà e impegno, nella prospettiva però che importante non è vincere ma fare dello sport per misurarsi con se stessi e con la convinzione che ci fa bene. Questo fenomeno è la conseguenza dei grandi cambiamenti intervenuti in questi ultimi decenni in tutti i settori dell'attività umana e che hanno impresso alla vita un ritmo sem­pre più travolgente che non ha risparmiato nemmeno le nostre Società sportive.

L'attività della Società si estende gradualmente a tutte le discipline invernali, e si spe­cializza con l'organizzazione di corsi promozionali di ginnastica presciistica e quindi di corsi di sci per il fondo, la discesa e per alcuni anni, anche per il salto. In concomitanza con l'organizzazione dei corsi promozionali estesi a tutti vengono attuati corsi riservati ai ragazzi più promettenti per avviarli alle attività agonistiche ai vari livelli. La preparazione all'attività agonistica viene affidata ad allenatori reclutati in loco, che svolgono con entusiasmo e competenza il loro compito ed ai quali è doveroso rivolgere il più vivo ringraziamento. Questa struttura organizzativa, potenziata e migliorata negli anni, è tuttora operante. Ogni disciplina, sci nordico, sci alpino, atletica leggera e corsa campestre viene curata e gestita da uno o più responsabili del Consiglio Direttivo, al quale poi riferiscono, presen­tano i problemi e propongono le soluzioni necessarie per il buon funzionamento dell'at­tività sportiva sociale.
Ricordando le esperienze vissute in cinquant' anni di attività sorgono spontanee alcune considerazioni di carattere generale sul problema dello sport.

Lo sport ha ormai assunto un'importanza notevole nella società in questi ultimi anni, grazie anche all'aumento del tempo libero a disposizione ed alle migliorate condizioni economiche. Ecco quindi che lo sport offre ai ragazzi e ai giovani la possibilità di pratica­re attività che, oltre a divertire, contribuiscono a favorire il loro sviluppo psico-fisico e la maturazione delle loro capacità. Abitua a lottare, a vincere le sfide, a porsi dei traguardi sempre più difficili, educa la volontà. Insegna a rimanere umili nella vittoria, a vincere l'a­marezza della sconfitta, educa quindi alla vita: anche questa è un susseguirsi di successi ed insuccessi. La pratica dello sport così intesa ci sembra possa essere complementare all'educazio­ne familiare e a quella scolastica.
La famiglia, in particolare oggi, pur mantenendo un valore ed una funzione educativa peculiare ed insostituibile, non è più in grado di affrontare compiutamente la formazione dei figli, soprattutto per quanto riguarda l'educazione alla socialità.

Attraverso l'attività sportiva noi intendiamo aiutare i ragazzi e i giovani a diventare non solo atleti, ma soprattutto persone capaci di inserirsi responsabilmente e costruttiva- / mente nella vita sociale.
Questo è stato infatti il nostro obiettivo fondamentale in questi lunghi anni di attività, obiettivo che ci ha sorretto anche nel perseguire e raggiungere i significativi risultati ago­nistici e sportivi presentati in questo volume.

L'aver creduto in questi valori ha consentito a tutti i dirigenti e collaboratori che si sono awicendati alla guida della Società, di operare sempre con entusiasmo e convinzio­ne, nella speranza di aver offerto un contributo significativo allo sviluppo e alla crescita della comunità teserana.
L'attività svolta, della quale sono qui ricordate le affermazioni più importanti e signifi­cative, è stata resa possibile grazie anche al contributo di numerosi Enti, Ditte e privati.
Se infatti agli inizi della vita sociale fu necessario prowedere in proprio al reperimento dei fondi, mediante l'organizzazione annuale di vasi della fortuna, dagli anni sessanta in poi si poté contare su contributi che permisero di allargare e potenziare le attività sporti­ve per raggiungere più compiutamente gli scopi sociali. Qui di seguito ci preme fornire l'elenco degli Enti ai quali è doveroso porgere il più vivo ringraziamento:

  • Comune di Tesero
  • Provincia Autonoma di Trento
  • Cassa Rurale di Tesero e Panchià Comunità Generale di Fiemme
  • FISI - Milano
  • FISI - Trento
  • CONI - Trento
  • Centro Sportivo Italiano
  • Trento ITAP S.p.A
  • Superski Dolomiti
  • Ski Center Latemar
  • Assicurazioni Winterthur Tesero
  • Famiglia Cooperativa Tesero
  • Azienda Promozione Turistica Val Fiemme - Cavalese
  • Comitato Manifestazioni Locali - Tesero
  • Società Centro del Fondo s.r.l. - Tesero
  • Marcialonga di Fiemme e Fassa
  • Consorzio B.I.M. Adige - Trento

Parimenti ci sentiamo in dovere di ricordare gli Enti ed Associazioni che hanno prestato, in varie occasioni, la loro collaborazione per l'organizzazione di nostre manifestazioni, e precisamente:

  • Corpo Volontario Vigili del Fuoco di Tesero Croce Bianca di Tesero
  • Fiamme Gialle di Predazzo
  • Fiamme Oro di Moena
  • Gruppo A.N.A di Tesero
  • S.A.T. di Tesero
  • Radio Fiemme
  • Scuola di Sci di Pampeago e di Lago
  • Hockey Club Cornacci di Tesero
  • Gruppo Sportivo Tamburello di Tesero

Un sentito ringraziamento va rivolto inoltre ai numerosi sponsor che hanno patrocina­to l'organizzazione di manifestazioni sportive (per i quali si rimanda agli elenchi riportati annualmente) e contribuito alla realizzazione degli opuscoli pubblicati in questi ultimi anni.

Ultimo aggiornamento (Domenica 13 Marzo 2011 18:20)